... anno da amministratore di opposizione
Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo la seguente nota del prof. Giuseppe Mastrodomenico.
Ad un anno dalle elezioni amministrative del 28 maggio 2019 ritengo doveroso questo mio intervento di chiarimento sul mio ruolo e sul mio operato ...
... come capogruppo della lista “Paese Mio”.
Nella pseudo dialettica paesana, indipendentemente dalle motivazioni che spingono non pochi cittadini a formularli, alcuni interrogativi sono ricorrenti.
- Cosa fa l’opposizione contro lo strapotere del Sindaco D’Angola?
- L’opposizione è a conoscenza delle decisioni della maggioranza prese, a volte, a scapito di una parte della cittadinanza?
- Esiste l’opposizione?
Questi interrogativi, a volte anche direttamente formulatimi, chiamano in causa la mia persona. Ecco, questo mio intervento vuole servire a far chiarezza, una volta per sempre, sul mio ruolo. Poi, ognuno è libero di pensare quello che vuole.
Dopo il periodo fascista, per la prima volta nella storia amministrativa di Sant’Andrea di Conza non esiste l’opposizione.
Questo fu il responso delle elezioni amministrative di un anno fa. Fu dato ampio mandato al sindaco Gerardo D’Angola di “avere le mani libere” senza dover dar conto ad una opposizione che avrebbe dovuto rappresentare l’altra parte del paese.
E questo perché il Pd e i cosiddetti moderati senza alcun preciso riferimento politico, non ebbero il coraggio di presentare una propria lista.
Non mi interessa conoscere il motivo di questa decisione, ma in tal modo impedirono agli avversari e ai cittadini scontenti, pochi in verità, del decennio D’Angola la possibilità di esprimere liberamente il proprio dissenso ed eleggere i propri rappresentanti. Gli eletti, nel loro ruolo di consiglieri di minoranza, avrebbero potuto, legittimamente, contestare, contrastare le scelte amministrative prese nell’interesse dell’intera cittadinanza, o eventualmente, contribuire con le proprie idee.
La lista “Paese Mio” non fu concepita come opposizione a quella del sindaco uscente D’Angola, ma di garanzia per dare validità alle elezioni per evitare un probabile commissariamento. E che non fosse una lista di opposizione, era talmente evidente dall’elenco dei candidati che la componevano.
Essendo stato per dieci anni un sostenitore del sindaco D’Angola, e non avendo mai avuto motivo di dissentire sul suo operato, pur riconoscendone qualche disfunzione, diedi la mia disponibilità ad assumere il ruolo di capolista consapevole che avrei dato un ulteriore appoggio alla sua terza elezione.
Giustamente, gli stessi elettori avversi al sindaco D’Angola non la ritennero una lista di opposizione. Infatti, molti preferirono astenersi dal voto, altri votarono scheda bianca, altri resero nullo il voto. Tanti, invece, che nelle elezioni del 2014 avevano votato contro il sindaco D’Angola, questa volta addirittura lo votarono! A dimostrazione di ciò, sono stati 107 i voti in più rispetto a quelli del 2014.
Con i 19 voti della mia lista “Paese Mio” non posso ritenermi il capo di una opposizione di una qualificata rappresentanza di cittadini. E poi sarebbe una evidente contraddizione sia mia e sia di quelli che chi oggi mi ritengono il rappresentante dell’opposizione sia in senso positivo che negativo.
Nelle mie dichiarazioni pubbliche durante la campagna elettorale dissi esplicitamente che non avrei fatto le pulci alla maggioranza, ma nemmeno accettato passivamente quelle decisioni e quelle operazioni che mi sarebbero sembrate non giuste.
E questo concetto lo ribadii nel Consiglio di insediamento. Riporto alcuni punti di quel mio intervento che è agli atti del Comune.
Signor Sindaco da questo momento non sono più un semplice cittadino, ora occupo un ruolo istituzionale alquanto particolare, lo voglio onorare al meglio delle mie capacità.
So che questo mio ruolo non può essere di opposizione preconcetta e né di partecipazione alle vostre riunioni di gruppo per le decisioni che man mano saranno prese, e di cui probabilmente ne verrò a conoscenza solo dopo l’approvazione in Giunta e quindi già operative. Valuterò queste scelte e agirò di conseguenza. So benissimo che sono le valutazioni di un singolo mentre le vostre sono il frutto di un dialogo della maggioranza.
Pertanto mi propongo di aprire un Centro-Ascolto per dialogare con quei cittadini e associazioni operanti a Sant’Andrea disponibili a collaborare con me. In questo modo potrò fare da intermediario tra le proposte elaborate, motivate e sottoscritte insieme a quanti vogliono dare un contributo vero per migliorare la vita sociale e culturale del nostro paese, e l’Amministrazione che dovrebbe valutarle, migliorarle, e verificarne la fattibilità.
Lei, signor Sindaco, ha esposto il suo programma; tutti i programmi sono sempre a priori condivisibili. La mia collaborazione è a sua disposizione, se mi viene richiesta.
E non sono state promesse del momento. Ho aperto il Centro Ascolto nella convinzione che senza il supporto di una parte della popolazione il mio operato sull’amministrazione non avrebbe avuto alcun valore. E come primo atto ho inviato a tutte le associazioni operanti a Sant’Andrea e al circolo del Pd una lettera di invito al dialogo nel tentativo di avere un supporto al mio operato. Nessun rifiuto, ma anche per colpa della pandemia, niente di concreto.
Non pochi cittadini son venuti a sottopormi alcuni problemi irrisolti che incidono sulla vivibilità del paese, e anche alcune proposte da portare avanti.
Tra queste dare un soluzione organica alla viabilità del paese dove regna il caos assoluto nella piazza Umberto I, lungo il Corso, e nelle strade ad esso adiacenti.
Ho raccolto ben 360 firme di cittadini come supporto alla documentazione da portare in Consiglio Comunale.
In collaborazione col capogruppo di maggioranza La Sala Andrea ho depositato presso la segreteria comunale la richiesta di inserire all’ordine del giorno del Consiglio Comunale la formazione di una commissione per elaborare una viabilità decente senza intaccare gli interessi degli esercenti operanti in paese e della agibilità di tutti i cittadini.
Purtroppo, il Coronavirus ha interrotto la normale vita amministrativa, ma il problema non verrà dimenticato. Quando si ritornerà alla normalità sarà ripreso e portato a soluzione.
Infine voglio far presente che non sono stato lasciato in disparte dall’amministrazione specialmente in questo momento delicato che ci siamo trovati a vivere. Su decisioni importanti sono stato interpellato e non “pro forma”. Francamente ho espresso la mia opinione e hanno tenuto in considerazione qualche mio suggerimento.
Conosco tutto ciò che viene deliberato in Giunta. Per legge le delibere mi vengono puntualmente inviate.
Pertanto non c’è da meravigliarsi del mio appoggio e consenso all’operato della amministrazione. Ma ciò non toglie che, se nel prosieguo della sindacatura le cose dovessero prendere una via distorta dal bene comune, non mi esimerò dal contrastarle anche con atti di pubblico dissenso.
Concludo dicendo che durante questo lungo periodo del Coronavis è sotto gli occhi di tutti l’impegno, la tenacia, la disponibilità del sindaco D’Angola in prima persona e dei suoi collaboratori, a vigilare e a soddisfare i bisogni della gente senza distinzioni.
Quando si opera nelle difficoltà l’errore e sempre possibile, ma il merito è un dovere civile e morale riconoscerlo.
Questa è la mia valutazione. Quella degli altri? Qualunque essa sia, abbiano ameno il coraggio di dirlo pubblicamente senza nascondersi dietro anonimi nickname.
Sant’Andrea di Conza 10 giugno 2020
Giuseppe Mastrodomenico