... di Sant'Andrea di Conza
Una lodevole iniziativa per ricordare i nostri Caduti in guerra
È in distribuzione, a cura dell'Associazione "lu faucione", la ristampa di un volumetto, pubblicato nel 1925, dal titolo "Inaugurazione del Monumento ai Caduti in guerra - Sant'Andrea di Conza: 19 Ottobre 1924" che ...
... ricorda quanto impegno e quanta fatica richiese la realizzazione di quello che è ormai un simbolo distintivo del nostro paese.
È un'altra delle iniziative intraprese dal concittadino Davide Maraffino che ha condiviso l'idea e il materiale fornitigli dall'arch. Michele Bellino e che tendono, ancora una volta, a dare lustro e vitalità ad un paese ormai all'abbandono.
Riportiamo di seguito la presentazione alla ristampa del volumetto a firma dei due artefici ai quali, semplicemente, va il nostro ringraziamento.
Presentazione
La Grande Guerra, 1915-1918, costò all’Italia la morte di 651.000 caduti militari e di 589.000 vittime civili, per un totale di 1.240.000 vittime.
Per la prima volta gli Italiani di tutte le Regioni d'Italia si trovarono, fianco a fianco, a combattere il nemico; per la prima volta dall’Unità d'Italia i cittadini del Sud condivisero le fatiche, i dolori e la morte della guerra di trincea con i compatrioti del Centro e del Nord, uniti da un unico obbiettivo quale compimento dell’Unita Nazionale: la Vittoria.
Il Monumento ai Caduti in guerra di Sant'Andrea di Conza fu inaugurato il 19 ottobre del 1924, circa cinque anni dopo la fine della Grande Guerra.
L’anno successivo, nel 1925, venne pubblicato il Libro “Inaugurazione del Monumento ai Caduti in Guerra”, a riconoscenza di coloro che si erano prodigati per la realizzazione di tale Opera, sia in Italia che nelle Americhe.
Quest'anno, a cento anni dalla Vittoria della Grande Guerra, avvenuta il quattro novembre del 1918, abbiamo ritenuto opportuno ripubblicare il Libro “Inaugurazione del Monumento ai Caduti in Guerra”, per onorare tutti i Caduti d'Italia, ma in particolar modo i cinguantuno Caduti in guerra di Sant'Andrea di Conza, senza dimenticare gli altri soldati che, negli anni successivi alla fine del conflitto, morirono a causa delle ferite riportate sul Fronte.
Questo libro è un piccolo ma significativo tassello della nostra storia, si inserisce in un’epoca di grande trasformazione politico-sociale e testimonia la presenza di cittadini lungimiranti che, nonostante le numerose difficoltà, hanno messo a disposizione il proprio impegno per la realizzazione del nostro monumento.
Il “Monumento” ai caduti, parte della coscienza collettiva del nostro paese, è un'opera che da circa cento anni è entrata nel panorama urbano di S. Andrea, come viva testimonianza dell’arte della Pietra che i nostri Maestri Scalpellini possedevano.
Noi Santandreani siamo orgogliosi di tale opera perché documenta il contributo che la nostra comunità ha dato alla Grande Guerra e alla costruzione della nostra identità nazionale.
Speriamo che questa iniziativa venga accolta con l'entusiasmo che merita, lo stesso che ci porta, nelle occasioni di rito ad emozionarci “al Monumento” ascoltando l’inno di Mameli e la Canzone del Piave.
Sant'Andrea di Conza, Giugno 2018
Davide Maraffino
Michele Bellino
