... di Conza
Presentazione del libro
Finalmente si parla di questo importante libro sul nostro passato
Dopo quasi due anni dalla sua pubblicazione si è trovata l'occasione e il modo di presentare un libro che, senza nulla voler togliere ai tanti altri dei quali si è parlato nelle varie manifestazioni organizzate in questo paese, è da ritenere un caposaldo della sua storia e che ...
... meritava ben altra attenzione. Ma tant'è!
Per fortuna la Parrocchia e la Curia Arcivescovile hanno deciso di sostituirsi ad altri organismi e sobbarcarsi l'onere di sostenere un lavoro che fa onore a loro e a quanti hanno a cuore la vita del nostro piccolo centro e dei suoi abitanti.
Crediamo allora sia opportuno invitare tutti coloro che hanno un minimo di sensibilità a partecipare all'evento per rendersi conto delle proprie origini e del proprio passato.
Nella Chiesa Parrocchiale alle 18,30 del 30 novembre 2021, dopo la Santa Messa delle 17,30 in onore del nostro patrono Sant'Andrea, presieduta dall'Arcivescovo Mons. Pasquale Cascio.
Così ne avevamo annunciato la pubblicazione
S. Andrea di Conza nel Settecento attraverso i libri parrocchiali
Com'era il nostro paese nel Settecento
Pubblicata una ricerca, effettuata consultando i Registri Parrocchiali, contenente dati ed analisi che descrivono approfonditamente la vita e gli avvenimenti più significativi della popolazione santandreana nel secolo dei lumi e oltre.
Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie alla disponibilità del nostro parroco Don Donato Cassese, che ha consentito e facilitato la consultazione dei Registri, ed anche grazie al sostegno di vari amici, che hanno costantemente spronato e stimolato la concretizzazione dell'iniziativa.
Dalla prefazione (di Arcangelo Bellino)
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Nella ricerca della nostra storia, il presente lavoro può considerarsi un contributo a soddisfare la domanda metodologica di verifica sul campo e prende in esame i libri più antichi conservati nell’Archivio Parrocchiale di Sant’Andrea di Conza, relativi all’arco temporale compreso tra XVIII e i primi decenni del XIX secolo.
Un periodo complessivamente di crescita, nonostante gli stridenti contrasti nella dialettica tra continuità e discontinuità. Sullo sfondo della trascorsa quotidianità del nostro piccolo centro e sul volgere dell’Età Moderna, sono proiettati i riferimenti essenziali della Grande Storia, il retaggio dei poteri feudali, l’assetto sociale dell’antico regime, le condizioni del Regno di Napoli, l’impronta prevalente della civiltà contadina. Il contesto territoriale descritto nelle linee generali è quello delle zone interne montuose, alto e medio collinari e abbraccia l’Arcidiocesi di Conza, antichissima metropolìa, con i secolari problemi ambientali, di isolamento geografico, instabilità sismica, strutturale arretratezza economica. Il riferimento è alle terre feudali del basso prezzo del grano, segnate da sempre da un’economia di sussistenza, normalmente a stento sufficiente a tamponare le necessità di sopravvivenza quotidiana ed alla minima congiuntura, in crisi con i prevedibili risvolti catastrofici.
Brillanti i risultati conseguiti, il quadro delineato, la chiarezza di esposizione e l’elaborazione della gran mole di dati.
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