... ricordo di un 'aspirante' ...
Grave perdita deve essere considerata la dipartita del carissimo Don Antonio, sia per la fede che per la cultura della nostra diocesi e riteniamo non possa passare inosservata.
Don Antonio Tenore, era nato a Bisaccia il 10 dicembre 1931 e il 19 aprile u.s. ha lasciato definitivamente questo mondo. Si è sempre contraddistinto per ...
... essere estraneo alle mode fasulle, alle occasioni rituali, alle scelte facili, agli atteggiamenti ipocriti ed era fuori dall’ossequio ai potenti di qualsiasi appartenenza. Era un uomo di oggi con un cuore antico.
Avevo poco più di 10 anni quando ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ne rimasi colpito per la sua innata operosità, che dimostrava nelle numerose attività che sapeva mettere in campo. In quel periodo frequentai, all'inizio un po' per caso, la locale sezione della GIAC (Gioventù Italiana Azione Cattolica) per diventarne subito un "aspirante". Don Antonio era assistente diocesano dell’AC, cosicché la nostra frequentazione divenne molto assidua, e servì fortemente alla formazione culturale mia e di tanti giovani santandreani che numerosi, se non tutti, partecipavano agli incontri e ai giochi organizzati nella locale sezione, posta nella stanza antistante il Cinema del Seminario. Chi non ricorda il "ping pong" che imparammo a giocare in quel luogo? Particolarmente significativa fu, in quel periodo, la riproposizione, in piccolo, di "Campanile sera", una fortunata trasmissione della TV, condotta da Mike Buongiorno e, nella sezione dell'Azione Cattolica locale, dal compianto Vincenzo Scalzullo. Vi partecipavano davvero quasi tutti i ragazzi santandreani, compresi i più vivaci e discoli. Egli ci coinvolgeva in diversi modi, facendoci imparare, ad esempio, a lavorare col "ciclostile" per produrre volantini e libretti vari. Suddividendoci in gruppi, organizzava competizioni culturali come la realizzazione di lavoretti (disegni, collage, raccolte ed opere varie) per arredare l'angolo della sezione assegnato ad ogni gruppo.
Qualche volta riuscivamo persino a giocare sul "campo dei seminaristi (roba da serie A)" o al "bigliardino", che erano riservati, appunto, ai seminaristi.
Ci spronava a partecipare alle tante iniziative diocesane: agli incontri di formazione spirituale, alle settimane di studi e di preghiera (particolarmente significative quelle ad Acerno e ai Villaggi Roseto e Mancuso in provincia di Catanzaro), alle quattro giorni annuali presso il Seminario di Sant'Andrea e così via, tutte altamente formative.
Come non ricordare, poi, i viaggi col mitico "maggiolino" che molte volte abbiamo fatto con lui quandi ci portava con sé nei luoghi in cui doveva assolvere a qualche impegno?
Fu poi chiamato a svolgere il gravoso compito di Rettore del Seminario, ma io, poco tempo dopo, andai a frequentare una scuola lontana da Sant'Andrea e lo persi un po' di vista quantunque non mi facesse mancare qualche cartolina e il suo ricordo.
È stato un sacerdote dalle mille attività e iniziative perché in tutto sapeva metterci il cuore. È stato anche mio Preside, quando andai ad insegnare Matematica presso l'Istituto Commerciale "Bartolomei" di Sant'Angelo dei Lombardi, distinguendosi sempre per la correttezza e la serietà nello svolgimento del suo ruolo e per la sua capacità di organizzare e di ampliare l'offerta formativa della Scuola.
Grazie don Antonio per tutto il bene che hai saputo seminare a piene mani.
Rosario Cignarella