Anche a Sant'Andrea di Conza il candidato Vincenzo De Luca ha fatto più che un "cappotto", con percentuale bulgara e con distanza abissale dagli altri candidati. Ma ancora più scontata ci sembra la distribuzione delle preferenze ai singoli consiglieri che dimostra l'attivismo di alcuni capetti locali ma soprattutto l'assenza, ormai consolidata, di una coscienza ...

Ormai chi vota lo fa solo per la speranza di ricevere qualcosina in cambio mentre chi "fa" i voti si aspetta qualcosa di ben più ... sostanzioso.

Alcuni sostengono che gli elettori hanno bisogno ... ma, diamine, dov'è finita la dignità?

Con questo andazzo si calpestano inesorabilmente tutti i valori che un consesso civile può esprimere. In tal modo che senso ha vivere in una comunità? A noi va bene lo stesso, siamo rassegnati, ma se è rimasto un briciolo di umanità bisogna utilizzarlo e scuotersi riflettendo sul senso di ciò che abbiamo combinato e tentare una minima reazione.

Come si può vedere e come avevamo preventivato nella pagina di presentazione di queste elezioni anche coloro che hanno raccolto pochi voti sapranno "venderseli" in sede regionale: l'importante è esserci e non perdere il vizio. Abbastanza deludente il risultato di Vecchia (Lega Salvini) ma chissà perché, poi, qualcuno esalta il risultato di un certo Maggio mentre ignora quello, un po' più consistente, di Farina. Da segnalare, infine, la scomparsa delle stelle mentre per Forza Italia è il caso di chiamare "Chi l'ha visto".

Mentre l'estate si avvia stancamente alla fine e il virus maledetto si rinforza e si avvicina sempre di più, pare che si debba votare, anche nel nostro paese, sia per l'elezione del Consiglio Regionale e del Presidente della Regione che per il Referendum confermativo del taglio dei parlamentari.

È difficile immaginare quanti dei santandreani residui si recheranno alle urne ma è certo che il clima che si è formato intorno a queste votazioni è piuttosto freddo. Ci viene da dire: che differenza rispetto alle precedenti tornate elettorali! Specie di quelle più lontane nel tempo!

Tolta qualche rara riunione, organizzata, qua e là, con qualche candidato, che sembrava più che altro un raduno di carbonari, si è visto ben poco. Gli stessi manifesti dei candidati sono stati relegati verso la fine del paese, all'interno dell'area di un cantiere che "non canta" per nulla, dietro le transenne che fanno pensare ad una gabbia nella quale confinare anche gli eletti.

Ma all'apparente disinteresse e allo scetticismo di molti elettori si contrappone l'attivismo dei soliti (e di qualche nuovo) sciacalli locali che sono tutti intenti a sollecitare i loro amici e sodali ad esprimere il proprio voto a favore di candidati amici che poi dovrebbero ricompensarli a livello personale con qualche incarico o qualche ambita prebenda.

Per loro è la solita storia: qualunque sia il numero di persone che esprimeranno il voto per i "candidati amici" sapranno approfittare e lucrare qualche beneficio. Una faccia tosta che vediamo regolarmente ad ogni appuntamento elettorale e che ha portato non solo il nostro paese ma più di mezza Italia verso la rovina.

Pazienza, ormai c'è poco da fare. Speriamo comunque che tutti coloro che possono vadano a votare con tutte le precauzioni e l'attenzione che il minaccioso virus ci impone.