... Conza ai Giochi della Gioventù 1978
Alcune alunne della Scuola Media
Anche questa foto è stata conservata e gentilmente messa a disposizione da Roberto Farese, figlio del compianto prof. Raffaele. Dall'appunto segnato sul retro dallo stesso prof. Farese sappiamo che era "Con le alunne di 3^ della Scuola Media Solimene di S. Andrea partecipanti ai Giochi della Gioventù. (Giu. 1978)". Vi sono ritratte sette ...
... giovanissime ragazze appartenenti a varie classi della Scuola Media di Sant'Andrea di Conza.
Le persone ritratte sono, da sinistra, in prima fila:
- il prof. Raffaele Farese
- Angela Giorgio (di Gigi)
- Teresa Bruno
- Pina D'Andrea
- la collaboratrice scolastica Lucia (di Pescopagano?)
in seconda fila:
- il prof. Pasquale Lamanna
- Lucia Arman
- Lucia Frino
- Elena Garro
- Lucia Di Roma
Eravamo riusciti a riconoscerle ma nulla sapevamo di più. Per fortuna abbiamo pensato di consultare il prezioso giornalino che fu prodotto in quegli anni dagli alunni della Scuola Media, grazie alla guida dei docenti dell'epoca e in particolare della prof.ssa Gerardina Zampella. Abbiamo trovato allora l'articolo relativo proprio ai Giochi della Gioventù del 1978 ai quali parteciparono diversi alunni della stessa scuola e che volentieri riportiamo qui di seguito. Esso illustra e chiarisce esaurientemente quanto avvenne in quella occasione.
LA PARTECIPAZIONE DELLA NOSTRA SCUOLA ALLE GARE DI CALCIO, DI CORSA CAMPESTRE E DI ATLETICA LEGGERA
Con quella di quest’anno è la terza volta che la nostra scuola partecipa ai Giochi della Gioventù, organizzati dal C.O.N.I. e dal Ministero della Pubblica Istruzione e giunti ormai alla X edizione.
Rispetto agli anni precedenti, questa volta c’è stato sicuramente − e per quanto riguarda l’organizzazione e per quanto riguarda la preparazione dei ragazzi prescelti per le gare − un maggiore impegno da parte delle autorità scolastiche che ci hanno permesso di partecipare ai giochi, e dei professori. Possiamo dire che gli sforzi organizzativi della Scuola non sono stati delusi: i risultati ottenuti sono stati superiori alle aspettative e possono considerarsi, nel complesso, molto buoni, specie se si tiene presente: che la nostra scuola non dispone ancora di una palestra vera e propria con tutte le attrezzature adatte (per l’intero anno scolastico ci siamo “arrangiati” in uno stanzone del Seminario); che la nostra è una scuola piccola (con 130 alunni) e, pertanto, la selezione degli elementi più idonei a partecipare alle gare è più limitata e più difficile; che le strutture sportive esistenti nel Comune non sono ancora utilizzabili a piacimento (la palestra delle Elementari, molto bella e grande, non è ancora “aperta” alle altre scuole e alla comunità dei cittadini; il campo sportivo è senza drenaggio, cosicché lo possiamo usare solo d’estate). A queste manchevolezze, come già detto, si è supplito (in parte) con la buona volontà di tutti, gli sforzi (e anche i sacrifici) degli insegnanti, e l’entusiasmo di noi ragazzi.
Abbiamo, dunque, cominciato disputando le eliminatorie comunali di corsa campestre, con le quali il professore di educazione fisica ha selezionato tre ragazzi e tre ragazze. Questi ultimi, il 13 febbraio, hanno partecipato, a Lacedonia, alla fase eliminatoria distrettuale, ottenendo dei lusinghieri piazzamenti: il 3° posto con Andrea La Sala, 4° con Giovanni Sessa e l’8° con Francesco Mastrodomenico (della 3a B). Come squadra, ci siamo classificati al 2° posto.
Non altrettanto bene è andata con le ragazze (D’Andrea, Garro e Frino) che, in non perfette condizioni fisiche, si sono fatte eliminare.
Il 28 febbraio i tre nostri finalisti si sono recati in Avellino per disputare le eliminatorie provinciali ed hanno conseguito dei risultati che sono da considerarsi “prestigiosi”: il 5° posto con La Sala (su circa 70 ragazzi appartenenti a tutte le scuole della Provincia), il 31° con Mastrodomenico e il 42° con Sessa. Questi risultati, però, non ci hanno consentito di partecipare alla fase regionale, che si è svolta a Caserta, perché come squadra siamo stati eliminati.
Dopo le gare di corsa campestre, nel mese di aprile abbiamo partecipato alle fasi eliminatorie interdistrettuali di calcio che si sono svolte a Calitri. Per l’occasione il Comune ha comprato le magliette, i calzoncini e i calzettoni: il completino porta i colori della squadra dell’Avellino e per questo siamo stati battezzati “lupacchiotti”.
Abbiamo vinto le due gare eliminatorie con la scuola media di Andretta (1 a 0) e con quella di Bisaccia (3 a 1) e disputato la finale con la scuola di Lacedonia. Per quest’ultima gara si è mobilitato lo stesso Provveditore agli Studi, dott. Mario Pinto, che ha voluto essere presente alla manifestazione; la nostra squadra è stata seguita anche dal tifo di tutti gli alunni della nostra scuola, giunti sul posto con pullman messi a disposizione dalla scuola. Abbiamo giocato fino all’ultimo, senza risparmiarci, ma non siamo riusciti a battere i “mastini” della scuola media di Lacedonia, due volte più alti di noi, che, anzi, ci hanno sconfitto per 5 a 0. Risultato certo deludente, ma quello che conta, poi, è l’entusiasmo, l’aver gareggiato lealmente, la gioia di esserci trovati insieme e di aver fatto la conoscenza di tanti ragazzi di altre scuole e della nostra età. In fondo, che cos’è l’educazione sportiva? E’ la capacità di partecipare ad una gara con il solo scopo di imparare ad essere leali, a migliorare le proprie doti fisiche e morali. Perciò, anche se non si riesce a primeggiare in questa o in quella attività, non bisogna perdersi d’animo, perché come diceva giustamente il De Coubertin, “non è importante vincere, ma partecipare”.
Dopo il “torneo” di calcio, abbiamo anche partecipato in Avellino alle manifestazioni provinciali su pista di atletica leggera: il giorno 28 aprile con le ragazze, e il 2 maggio con i ragazzi.
Se consideriamo che per queste ultime gare non abbiamo avuto il tempo di prepararci un po’ di più, possiamo ritenere i risultati non del tutto disprezzabili. Le ragazze hanno gareggiato: nei 60 m. piani con A. Giorgio e M. T. Bruno (2^ nella propria batteria); nei 1.000 m. piani con D’Andrea e Frino; nel salto in lungo con Garro (m. 3,08); nel lancio del peso con Arman (m. 6,50); nella staffetta 100×4 con Giorgio, Bruno, Di Roma e Garro.
I ragazzi hanno gareggiato: negli 80 m. piani con Iannella e Pezzuto (1° nella propria batteria); nei 2.000 m. piani con Mastrodomenico e La Sala (3° nella propria batteria); nel lancio del peso con Amorosi (m. 7,88); nel salto in lungo con Andreone e Cignarella (m. 3,85); nella staffetta 100×4 con Andreone, Cignarella, Pezzuto e lannella.
Complessivamente hanno quindi partecipato ai Giochi della Gioventù 1978 i seguenti alunni: ragazze. Frino (3a A), D’Andrea (1a B), Garro (3a B), Arman (3a B), Giorgio (2a B), Bruno (2a B), Di Roma (2a B); ragazzi: Sessa (3a B), La Sala (2a A), Mastrodomenico (3a B), Amorosi (3a B), Andreone (2a B), Cignarella (3a B), lannella (2a A), Pezzuto (3a A), Tobia (1aa B), Schettino (2a B), Piccininno (2a B), Tarullo (3a A), Gaudiosi (2a B), Marena (2a B), Mauriello (3a B).
Ora che per noi i giochi sono finiti, ci auguriamo e speriamo che nei prossimi anni l’organizzazione e la preparazione migliorino sempre più e che quanto prima possa essere disponibile anche per noi la palestra delle scuole elementari e il campo sportivo (sappiamo che il Comune ha avuto dalla Regione un finanziamento di 60 milioni e che dovrebbero andare in appalto i lavori). Diciamo questo perché abbiamo capito che l’educazione fisica, l’attività motoria, lo sport è un fatto importante per la salute e per Io sviluppo della personalità di un individuo, particolarmente indicato per i preadolescenti tanto bisognosi di una educazione che assicuri lo sviluppo equilibrato del corpo e della mente, secondo un ideale di armonia. E questo in fondo è il fine che l’educazione fisica dovrebbe avere nella scuola di oggi, dove essa, invece, per la mancanza di strutture adeguate, diventa spesso solo l’occasione di svago e di distrazione.
Giuseppe Errico
Giovanni Sessa
Francesco Mastrodomenico
Classe 3a B
Michele Piccininno
Classe 2a B
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