... Sant'Andrea di Conza e gli sciacalli
Anche nel nostro paese ci furono episodi da condannare
Anche quest'anno vogliamo ricordare il funesto evento del 23 novembre 1980 parlando di qualcosa di veramente riprovevole e negativo per il nostro paese che aggiunse danno al danno.
Quando si sente parlare di sciacalli dopo un evento tragico che avviene in qualche parte del mondo quasi non ci si crede. In genere ...
... colpiscono le immagini di negozi devastati da persone senza scrupoli che cercano di accaparrarsi quanto rimane tra gli scaffali crollati a terra. A volte ci sembra addirittura esagerato che siano mobilitate forze dell'ordine per impedire che avvengano tali episodi. Quasi non si crede che esistano persone che vogliano approfittare delle disgrazie altrui per crearsi un bel bottino.
Eppure anche qui a Sant'Andrea, dopo il terremoto del 1980, si verificarono fatti simili che ci riguardarono personalmente e dei quali vogliamo raccontare qualcosa.
La casa in cui abitavo era stata gravemente danneggiata dagli eventi sismici e, pur non essendo crollata, era rimasta inagibile. Avevo trasferito gran parte dei mobili e delle suppellettili in rifugi di fortuna, presso parenti e amici, ma molte cose erano rimaste dov'erano ed anzi la stessa casa venne utilizzata come un deposito di oggetti di minor pregio o di difficile collocaziane alternativa. Tra l'altro avevo lasciato lì un treno di gomme per la mia nuovissima Ritmo, acquistato, dietro suggerimento di qualche amico, perché bisognava far "stagionare" le stesse gomme prima di usarle. Ci si arrangiava come meglio possibile, ma non si poteva rinunciare a pensare al futuro.
Erano rimaste in quella casa tante altre cianfrusaglie ed oggetti vari che si immaginava non fossero necessari nell'immediato.
Ebbene quale non fu lo sconcerto nel vedere violato il nostro vecchio alloggio e depredato di poche ma significative cose che, a persone disagiate come eravamo rimaste, sembravano davvero delle ferite inferte da veri e propri sciacalli.
Gli sciacalli
Gli sciacalli sono predatori di piccoli animali e, soprattutto, mangiatori di carogne. Sono animali notturni, attivi prevalentemente all'alba e al tramonto.
In effetti si potrebbe dire che svolgono una funzione positiva in natura ma questo termine viene utilizzato specialmente per indicare gli squallidi saccheggiatori di case e negozi abbandonati in conseguenza di calamità ovvero i loschi sfruttatori delle sventure altrui.
Innanzitutto sparirono le gomme acquistate per la stagionatura ma a queste si dovette aggiungere un paio di "anfibi militari" che custodivo gelosamente in un comodino lasciato dov'era perché davvero non poteva essere sistemato altrove. Sono personalmente molto trascurato nella cura delle mie scarpe ma agli anfibi ci tenevo: li pulivo, gli passavo il grasso, la croma; li trattavo come meritavano, come ben sa chi li ha posseduti e usati, perché potevano sempre servire.
Ovviamente ignoro chi possano essere i gran figli di buona donna che commisero il misfatto ma so che "pochi" conoscevano la possibilità di accedere nella mia vecchia casa da una finestra laterale che affacciava su un tetto e attraverso la quale erano riusciti a penetrare dopo aver sfasciato una rete a difesa dagli insetti e i vetri della stessa finestra.
Quello che è certo è che mi auguro la punizione per tali luridi sciacalli, se non è già arrivata, arrivi presto e possa essere ben più pesante dei danni che essi hanno prodotto.
Un altro episodio che mi lasciò sconcertato e impaurito avvenne presso la casa di un parente quando mi ospitò per qualche notte, nonostante avesse anche lui la casa danneggiata, quantunque ancora abitabile. Dormivamo nella stessa stanza, nella quale erano accatastati oltre ai letti e ai suoi mobili anche un mio comò trasferito lì provvisoriamente.
Una di quelle sere mi ritirai prima del mio ospite e andando verso la stanza dove dormivamo notai la porta chiusa e la luce accesa al suo interno. Nell'immediato pensai che il mio ospite potesse essere insieme a qualche "comare" ed uscii subito dalla sua casa. Poi, però, pensai che potesse essere entrato qualche malintenzionato dalla porta posteriore che immetteva nella stessa stanza ed ebbi paura di rientrare. Chissà se era andato via e che diavolo aveva combinato! Mi feci accompagnare da amici che incontrai per strada e facendomi un po' di coraggio passai anche io per la porta posteriore.
Nella stanza non c'era più nessuno; la luce era spenta ma trovai aperto uno dei tiretti del mio comò senza che fosse stato prelevato alcunché. Almeno questa è stata la mia impressione perché chissà se tra le tante cose che non trovo più qualcuna di esse non possa essere sparita proprio in quell'occasione.
R. C.
Insomma gli sciacalli esistono ed operano anche a Sant'Andrea di Conza ed anche nei momenti più difficili e tristi.