... Sant'Andrea di Conza
La festa di S. Antonio ... una volta
Rportiamo in primo piano questa pagina perché la riteniamo particolarmente interessante. Dopo averla pubblicata l'amico Donato Cassese ci ha comunicato che la didascalia sotto la foto, da lui trovata nel libro in memoria dell’Arcivescovo Antonio Maria Buglione, stampato a ...
... Monteverde nel 1905, riporta: "Il 13 giugno 1901, sulla spianata del Seminario di S. Andrea di Conza, presenti sette Vescovi, Capitoli, Arcipreti, seminaristica centuria, Consigli, Concerto, cittadini di Monteverde, con una fiumana di Cleri, figli, popoli dell’Arcidiocesi e di limitrofi Comuni, si rendono sacri onori al Taumaturgo di Padova e devoti omaggi all’Arcivescovo Buglione, nel 25° delle sue Sponsalizie sacerdotali"
Non possiamo che ringraziarlo per il suo contributo che arricchisce la pagina ma, soprattutto, contribuisce a dare uno spessore più solido alla conoscenza delle tradizioni e della storia del paese.
Quest'altra foto, da ritenere assolutamente preziosa, è già stata pubblicata da altri (e ciò ci fa ritenere svincolati dalla riservatezza assicurata all'amico che ce la fornì diversi anni fa) ma crediamo valga la pena ripubblicarla, leggermente ritoccata e schiarita, esaminandola con attenzione per cercare di capire qualcosa di più. Premettiamo anche che ogni considerazione svolta in questa pagina è frutto di ipotesi e pertanto rimangono tutti i dubbi che ciò può comportare. Se ne ignora l'autore e la provenienza ma fu scattata evidentemente sul piazzale del Seminario (oggi Largo Ginnasiale) ed in essa forse è ritratta quasi tutta la popolazione santandreana dell'epoca.
In essa si vede una grande folla di persone e una pletora di preti e seminaristi, alcuni dei quali alle finestre del Seminario, oggi impensabili. Guardando le condizioni delle case che sono sullo sfondo si può ipotizzare che probabilmente risale alla fine dell'Ottocento o agli inizi del secolo successivo e comunque fu scattata prima del terremoto del 7 giugno 1910 che provocò danni sensibili al paese e nettamente visibili nelle foto esposte nell'aula consiliare del Comune.
La statua del santo che si nota al centro della foto lascia ipotizzare che fu ripresa, quasi certamente, in occasione della Festa di Sant'Antonio. Questa festa si svolgeva a Sant'Andrea di Conza almeno dalla seconda metà del XVIII secolo quando veniva, forse non in modo esclusivo, finanziata dalle famiglie dei cugini Potito e Giuseppe Antonio Cianci che si impegnavano, rispettivamente, per 1/4 e per 3/4 della spesa. In particolare si sa che Potito Cianci nel suo testamento del 23 marzo 1769 lasciava ad uno dei suoi eredi un appezzamento di terra "col peso di celebrare, e fare celebrare la festa del glorioso Santo Antonio di Padua con la tredicene, candele, polvere, elemosina de Padri, alla somma di Docati quindeci, in ogni quattro anni che spetta ad esso testatore".
Probabilmente la tradizione venne rispettata fino all'epoca della foto e chissà fino a quando.
Si nota abbastanza agevolmente, sulla sinistra, la "batteria" dei fuochi d'artificio pronti ad essere accesi al culmine della festa (che ricorda, a chi ha qualche anno di più sulle spalle, quelle che preparava e "sparava" anche "zi Monache", in varie occasioni di festa).
Si può notare ancora l'ordine e la compostezza delle persone presenti, tutte vestite a festa, e in particolare l'abbigliamento delle donne che appaiono disposte un po' più indietro, col tipico costume dell'epoca e con il fazzoletto bianco in testa.
Sulla destra, oltre alle enormi bandiere, si vedono, in corrispondenza dell'entrata principale del Seminario, il pallio ("lu sei mazze") e i confratelli della "Congrega" con il loro costume della festa. Immediatamente dietro la statua del santo si notano poi i (tre) Carabinieri in alta uniforme e col caratteristico berretto col pennacchio. Si notano altresì almeno un paio di persone con un'uniforme che lascia pensare alle Guardie Comunali. Ci sembra di intravedere anche, dietro la statua sulla destra, alcuni strumenti musicali a fiato (flicorno o trombone ed altri) e quindi era presente anche una banda musicale.
Pochissimi i bambini che forse venivano tenuti più a distanza per una cerimonia così solenne e importante.
Da segnalare infine la piramide ottagonale che copriva il campanile della Chiesa Madre.
Dei sacerdoti presenti si è già accennato ma occorre segnalare ancora la presenza dell'Arcivescovo, probabilmente dietro la Croce, che potrebbe, se riconosciuto, far risalire con maggiore precisione, all'epoca in cui fu scattata la foto. Presenti anche diversi altri Vescovi, probabilmente delle Diocesi più prossime.
In definitiva una foto storica che dovrebbe essere esaminata da esperti o almeno da persone più competenti che potrebbero ricavarne ulteriori, più importanti, considerazioni.
Non è inutile raccomandare a chi volesse contribuire ad aggiungere ulteriori considerazioni o a correggere eventuali errori di farlo senza esitare inviando una email.