... Sant'Andrea di Conza
I laboratori del S. A. I.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
“Come uscire dal mondo senza uscirne, la panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. È nello spazio aperto del mondo e per il mondo. Fa dono di sé, sporge, ci invita, ci accoglie, la cui essenza è RELAZIONE”
Beppe Sebaste
I laboratori all’interno del S.A.I. non sono una novità. A volte vengono effettuati scelte basate su ...
... elementi ben meditati, a volte improvvisati.
In entrambi i casi essi rappresentano uno strumento utile per garantire la possibilità ai minori stranieri non accompagnati di fare le cose e, nel frattempo, di riflettere sulle cose che stiamo facendo. Il laboratorio diventa così un luogo specializzato in cui si svolgono delle attività pensate. Nel laboratorio è possibile curiosare, provare e riprovare, concentrarsi, esplorare, cercare delle soluzioni, agire con calma fino a raggiungere un risultato. È anche un divertimento, “è il fare con il piacere di fare”, il luogo del fare e del pensare.
Da una parte c’è il minore con la sua identità specifica, le sue caratteristiche, la propria storia personale, dall’altra sta la tecnica, l’insieme delle procedure, attraverso l’utilizzo di strumenti, per ottenere il prodotto.
Su questa linea è stata messa a punto – a cura dell’operatrice dell’integrazione Maria Antonietta Santorsola – un’idea da realizzare: “Le panchine dell’accoglienza”.
Dopo aver scambiato qualche idea con il Sindaco Gerardo D’Angola e previa autorizzazione del nostro concittadino Davide Maraffino che, qualche anno fa, aveva fatto dono al paese di panchine realizzate in legno, si è dato inizio al laboratorio. Grazie al lavoro dei beneficiari e di Antonio Tobia con il supporto di Luciano Schettino, operatori dell’Ente Gestore Irpinia 2000 Onlus del nostro progetto SAI MSNA di Sant’Andrea di Conza, sono state ristrutturate e colorate alcune panchine in disuso e restituite al paese.
Queste panchine colorate oltre a dare un messaggio di inclusività vogliono portare gioia, speranza e bellezza. Le panchine non saranno solo un luogo dove poter sostare, ma potranno rappresentare uno spazio dove poter organizzare e pensare … un luogo di incontro dove può nascere un’amicizia o un amore, dove ci possiamo riposare o leggere un libro in tranquillità ma soprattutto un luogo dove dialogare con altre persone.
Panchine che rappresentano “l’accoglienza” non solo dei MSNA e famiglie ucraine ma di tutte le persone che molte volte ci sembrano diverse solo perché la pensano in modo diverso da noi.
Un elemento di arredo che diventa un simbolo civile dal significato chiaro, diretto, immediato e inequivocabile che ancora una volta attesta che Sant’Andrea vuole essere il paese dei diritti e il paese per tutti.
M. Antonietta Santorsola
Operatrice dell’Integrazione
Irpinia2000 Onlus