Benedizione delle palme ...

Benedizione delle Palme in Largo Solimene (clicca per ingrandire)
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Competizione tra i rioni ...

... di Sant'Andrea

Sant'Andrea si ricrea (edizione 2023)

Tratto da 'il Seminario' n. 3/2023

Anche quest’anno, durante l’estate, a Sant’Andrea di Conza non sono mancati gli incontri dedicati all’arte e alla cultura, motivo di vanto, che hanno sempre fatto del nostro piccolo borgo il fiore all’occhiello di ...

... tutta l’Alta Irpinia.

Il 29 luglio è iniziata la terza edizione della manifestazione “Sant’Andrea si ricrea”, un progetto ideato dal Forum dei giovani grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Campania all’interno del bando “Giovani in comune”. Un progetto che mira a favorire il clima socio-culturale del paese e la possibilità di fare rete nel territorio in cui abitiamo, che si faccia carico della vitalità dei giovani con progettualità e nuove inventive.

L’idea è nata da una vecchia tradizione tramandatasi in paese, che prevedeva diverse competizioni riprese dai 4 rioni: Monumento, Piazza, Purgatorio e Mazzini. I giovani del paese hanno dovuto affrontare tante e varie sfide per vincere e fare in modo che il proprio rione potesse prevalere in questa grande competizione e assicurarsi la bellissima coppa in ferro battuto, creata dal maestro Giuseppe Cignarella. Un aspetto molto importante dal mio punto di vista è stata l’integrazione, un processo di socializzazione che ha visto protagonisti in queste gare i rifugiati ucraini e anche i minori stranieri non accompagnati, che fanno parte della nostra comunità da diversi anni. Incontrarsi e confrontarsi con loro è stato interessante, soprattutto sotto il profilo umano, perché ci hanno riferito che la loro partecipazione, il loro sentirsi a casa è stato importante per combattere la solitudine e la tristezza, sentimenti che purtroppo li attanagliano, vivendo lontano da casa.

Tanti sono stati i giochi creati dall’organizzazione: torneo di ping-pong (tutto in una notte), street-basket, mistery game, il quizzone, calcetto, staffetta, gara di musica e ballo, gara di teatro. Ciò che ha reso la manifestazione più interessante sotto il profilo culturale e artistico è stata la cerimonia di apertura; anch’essa una gara, che prevedeva addobbi e allestimenti che rimandassero alla storia del proprio rione. Molto originali le rappresentazioni messe in scena dai ragazzi di ogni rione; meritevole il loro impegno. Il rione vincitore è stato il Mazzini con la rappresentazione artistico-teatrale della “Regina del Tambozzo”, un racconto del libro “Pulcinella di paese” di Luigi Limongelli. Un evento che ha visto protagonista l’intera popolazione, in gran fermento sia per dare manforte all’organizzazione che essere parte attiva dei giochi stessi.

Infatti il 18 agosto si è svolta l’ultima gara, dedicata al teatro e al professore Mario Martino, che per anni con la sua compagnia teatrale amatoriale “Teatro Novo” è stata la guida di intere generazioni. Una persona straordinaria sotto tutti i punti di vista, da quello professionale a quello umano. I suoi insegnamenti, i suoi spassionati consigli e il suo esserci stato accanto da padre, da nonno, da amico e professore, hanno fatto di lui il nostro punto di riferimento sia nei periodi belli che nei periodi bui della nostra adolescenza. Grazie alla sua figura, degna di rispetto e fonte inesauribile di amore, siamo cresciuti insieme e insieme abbiamo imparato a fare gruppo, a comprendere, come diceva lui, che “tutti siamo essenziali e nessuno indispensabile”. Una serata indimenticabile dove il pubblico, insieme agli attori, i presentatori e i registi, ha assistito ad uno scenario davvero incantevole: bambini, donne, uomini, ragazzi, ragazze e nonni hanno dominato il palco del nostro amato Episcopio regalandoci attimi di pura spensieratezza e gioia che solo il teatro sa donare.

D’altronde lo spirito del progetto è proprio questo: unirsi, fare gruppo per vivere momenti di convivialità, stringere nuove amicizie, ascoltarsi, confrontarsi per crescere e migliorarsi sempre. Detto questo credo che non ci sarà nulla, né tantomeno uno strumento tecnologicamente avanzato, che potrà sostituirsi alla bellezza dello “stare insieme” durante una cerimonia pubblica: sia teatrale, sia religiosa, sia per motivi ludico-ricreativi. L’essere umano è un soggetto socievole e per stare bene e vincere la solitudine deve confrontarsi con i suoi simili. Per questo motivo occorre essere creativi, fantasiosi e organizzare momenti di aggregazione di questo tipo. Infine ci tengo a ringraziare il Forum dei giovani, l’Amministrazione comunale e tutte le persone che si sono rese disponibili per la riuscita di questo evento. Un arrivederci al prossimo anno!

Rossana Tobia


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