1 - Michele ...
Crediamo non sia il caso di chiedere, come abbiamo fatto per altre foto, di indovinare chi fosse questo bambino. Forse non ci riuscirebbero nemmeno i parenti più stretti: era ancora molto piccolo e i lineamenti che poi assunse sono appena accennati.
Si nota in essa uno sguardo serio e una sorta di tristezza che ne fanno quasi presagire la ...
... fine prematura ma che erano nettamente in contrasto con il sorriso e la simpatia che ha mostrato e conservato per tutta la vita.
Non eravamo amici (lui era un po' più grande di me) ma lo saremmo certamente diventati se si fossero presentate occasioni che avessero potuto favorire un rapporto più stretto. Buono con tutti e con tutti disponibile. Non lo ricordo mai arrabbiato né che abbia litigato con qualcuno.
Si tratta di Michele Martino (detto "de tapponde"), nato nel 1946 da Giuseppe (tapponde) e Maria Giuseppa D'Angola (chiomma) e, purtroppo, deceduto già nel 1998 ad appena 52 anni per un incidente sul lavoro.
La foto ci è pervenuta in modo assolutamente casuale tramite Totonno V. e merita anch'essa qualche considerazione.
È assai probabile che fosse stata scattata dal solito Peppe Fiore (unico fotografo del paese) che utilizzava, come si vede, mezzi di fortuna per dare un tono ai suoi ritratti e migliorarne l'effetto. Si notano in particolare il mazzo di fiori in mano a Michele, che ingentilisce l'aspetto del bambino, il telo posteriore, che serviva a dare uno sfondo più decente rispetto a un muro senza intonaco o a una porta sconnessa, e la sedia sulla quale era disposto il piccolo Michele, per inquadrarlo all'altezza giusta.
In definitiva, a parte l'affetto che suscita e richiama Michele, questa foto ha anch'essa un suo valore perché ricorda una scena di vita santandreana.
2 - Chi era?
Abbiamo ricevuto dall'amico Giuseppe V. questa foto che riteniamo interessante pubblicare. Vi è ritratta una persona che abbiamo conosciuto quando era un po' più avanti con gli anni quantunque con un aspetto non molto diverso.
Una foto sbiadita, spezzata e incollata, probabilmente eseguita dal solito "Peppe Fiore" ma, bisogna dire, quant'è originale!
Questo tipo di foto, come risulta evidente, veniva eseguita in qualche locale di fortuna, o forse addirittura per strada, disponendo dietro al soggetto uno sfondo che, con l'immagine di una imponente scala con balaustra in colonne di pietra, dava un tocco di magnificenza all'ambiente. Forse il telo di una scena di qualche rappresentazione teatrale.
Si notano poi nella stessa gli indumenti piuttosto poveri che indossava il soggetto e che probabilmente erano quanto di meglio potesse disporre.
Crediamo che probabilmente riuscirà molto facile, soprattutto ai più anziani, riconoscere quest'altro personaggio santandreano. Per ora diciamo solo che era una figura tipica di Sant'Andrea di Conza ed era molto simpatico.
Come si può vedere nel commento dell'amico Nicola R., [Ancora una volta ci provo e dico che trattasi di Andrea Giglio detto malumunno, (fratello di Ubaldo e marito di Assunta ciccariello) simpatico ed economicamente pari agli indumenti che indossa. Presumo che solo noi anziani possiamo ricordarci di questi personaggi], che l'ha subito riconosciuta, la persona ritratta nella foto era (zio) Andrea "malemunne" ma che faceva di cognome Iannella e non Giglio come pensava Nicola.
Giglio era invece il cognome del secondo marito di "malemunne" e quindi anche del fratellastro Ubaldo, anch'egli molto conosciuto in paese, specialmente negli anni sessanta quando venne a Sant'Andrea con una sportiva e fiammante Karmann Ghia.
Aggiungiamo che zio Andrea viene ricordato da molti anche per il negozietto di frutta e verdura che aprì, con la moglie Assunta Malanga, in Via D'Annunzio, subito dopo l'attuale macelleria di Angelo T. dove tra l'altro era possibile acquistare i suoi famosi "lupini".
Era nato a Sant'Andrea il 2 marzo 1915 e qui è morto il 15 novembre 1981.